attenzione, non e` finita...
Ebbene si, Luca era passato ai saluti, ma io vorrei aggiungere qualcosa.
io sta per Lu... per chi non se lo ricorda, sono quella senza un ruolo preciso ma con forte carica morale...
a dire il vero oggi carica pochina, ma ho comunque qualcosa da dire.
innanzitutto che il viaggio e` stato fantastico e se sapeste tutti i particolari che Luca vi ha taciuto, morireste dalla voglia di partire anche voi...
E poi vorrei dire grazie a questi cinque pazzi che non avevo seguito in Cambogia e che ho invece seguito qui in Uzbekistan.
sono stati tutti veramente pazzi, ma fantastici.
Luca ha assunto il compito di darci preziose informazioni su tutti i monumenti e cercare di ordinare per noi in una strana lingua che dubito capisse lui stesso, cose da mangiare per tutti, quindi se torniamo con maggiori conoscenze e stesso peso lo dobbiamo a lui che ha nutrito corpi e menti.
Flavia e` stata la mia compagna di stanza e vi assicuro che non potevo chieder di meglio, di lei dico solo che se non ci fosse bisognerebbe inventarla.
Anna e Mauri stanno per sposarsi quindi ne parlo assieme. Lei e` dolcissima e premurosa attenta a che non mangiassimo o toccassimo cose strane che potessero farci male, quindi la nostra integrita` fisica e` merito suo. Mauri e` davvero divertente, e credo anche che sia estremamente generoso, qualita` non da poco e unite insieme non ne parliamo...
poi c`e` la mia Robi a cui va una grazie speciale e tutto il mio bene , lei sa perche`.
detto questo non voglio annoiarvi oltre...
spero di essere stata una buona compagna di viaggio e spero che a breve se il blog non diventa sei pazzi, che sia almeno cinque piu` uno... l`uno vorrei essere io.
un abbraccio
Luciana
domenica 30 agosto 2009
venerdì 28 agosto 2009
Ultime da Bukhara
Oggi e' stata l'ultima giornata completa passata a Bukhara, tra mausolei, madrasse, moschee etc. Lascio a qualche foto il commento, raccontando solo che abbiamo concluso la giornata con un te' alla cannella e anice stellato (le girls) ed un caffe' al cardamomo (i boys) preso all'ombra di un cortile di un'abitazione tradizionale.
Ieri sera il koreano e' andato buca, abbiamo ripiegato su un tradizionale posto uzbeko dove abbiamo ordinato a camerieri che parlavano solo uzbeko da un menu scritto solo in russo, ma in compenso abbiamo mangiato molto bene. Per il koreano ci rifaremo a Tashkent.
Ora il sole e' calato e l'aria rinfresca piacevolmente, la citta' vecchia di Bukhara, sospesa tra i monumenti di un altro passato ed il suo presente incoscientemente sgarrupato, diventa silenziosa e camminare e' un piacere.
Il grosso del nostro viaggio finisce qui: domani trasferimento a Samarkanda e dopodomani a Tashkent, la notte del 1 settembre abbiamo il volo di ritorno. Abbiamo ancora diverse cose da vedere, tra tutte il grande mercato di Tashkent che pare sia il piu' bello del paese: in particolare, vorremmo fare incetta della meravigliosa frutta secca uzbeka!
Tutto cio' per dire che, salvo sorprese, il blog si chiude qui, e come sempre scrivere in questo momento mi fa un po' di malinconia... ma nulla che non si possa curare con una dose massiccia di shashlik!!!
saluti a tutti da tutto lo sciarmant grup
L+R+A+M+F+L

Chor Minor


Jami Mashid

Aurevoir Uzbekistan (scusate la posa fessa dei soggetti della foto...)
Ieri sera il koreano e' andato buca, abbiamo ripiegato su un tradizionale posto uzbeko dove abbiamo ordinato a camerieri che parlavano solo uzbeko da un menu scritto solo in russo, ma in compenso abbiamo mangiato molto bene. Per il koreano ci rifaremo a Tashkent.
Ora il sole e' calato e l'aria rinfresca piacevolmente, la citta' vecchia di Bukhara, sospesa tra i monumenti di un altro passato ed il suo presente incoscientemente sgarrupato, diventa silenziosa e camminare e' un piacere.
Il grosso del nostro viaggio finisce qui: domani trasferimento a Samarkanda e dopodomani a Tashkent, la notte del 1 settembre abbiamo il volo di ritorno. Abbiamo ancora diverse cose da vedere, tra tutte il grande mercato di Tashkent che pare sia il piu' bello del paese: in particolare, vorremmo fare incetta della meravigliosa frutta secca uzbeka!
Tutto cio' per dire che, salvo sorprese, il blog si chiude qui, e come sempre scrivere in questo momento mi fa un po' di malinconia... ma nulla che non si possa curare con una dose massiccia di shashlik!!!
saluti a tutti da tutto lo sciarmant grup
L+R+A+M+F+L
Chor Minor
Jami Mashid
Aurevoir Uzbekistan (scusate la posa fessa dei soggetti della foto...)
giovedì 27 agosto 2009
piccolo aggiornamento
Per oggi nessuna foto, siamo esausti dalla giornata di turismo!
Stiamo tutti benone, stasera se tutto va bene andremo al ristorante koreano per variare un po' la dieta a base di shashlik. E se vi sembra una stravaganza per l'Ubekistan, sappiate che in realta' qui c'e' una forte minoranza koreana, portataci (indovinate un po'?) dai russi all'epoca della guerra di Korea allorquando l'URSS ne approfitto' per sloggiare un po' di gente dalle sue province piu' orientali.
abbracci a tutti e commentate di piu', pigroni!
L.
Stiamo tutti benone, stasera se tutto va bene andremo al ristorante koreano per variare un po' la dieta a base di shashlik. E se vi sembra una stravaganza per l'Ubekistan, sappiate che in realta' qui c'e' una forte minoranza koreana, portataci (indovinate un po'?) dai russi all'epoca della guerra di Korea allorquando l'URSS ne approfitto' per sloggiare un po' di gente dalle sue province piu' orientali.
abbracci a tutti e commentate di piu', pigroni!
L.
mercoledì 26 agosto 2009
Bukhara
Che meraviglia!
Il cielo azzurro, un venticello salvifico che aiuta a sopportare il sole che martella e questa citta' stupenda, nella quale si puo' immaginare (se si riescono ad eliminare mentalmente i venditori di souvenir..) di fare un salto indietro nel tempo quando qui passava il ramo principale della via della seta!!
Dopo la tappa a Shahrisabz nel suo meraviglioso albergo postsovietico (vi racconteremo...) siamo giunti al culmine del nostro viaggio e ci siamo sistemati in un delizioso hotellino ricavato dalla casa di un mercante ebreo.
Senza tanti giri di parole e visto che incredibilmente siamo riusciti a scaricare qualche foto, ve le alleghiamo senza altri commenti!
E quando uso il plurale significa che mentre batto sulla tastiera ho alle spalle l'intero sciarmant grup che mi incita!!
abbracci e a domani
L.

Bukhara

Samarcanda, Shah-i-Zinda

Urgut, mercato
Il cielo azzurro, un venticello salvifico che aiuta a sopportare il sole che martella e questa citta' stupenda, nella quale si puo' immaginare (se si riescono ad eliminare mentalmente i venditori di souvenir..) di fare un salto indietro nel tempo quando qui passava il ramo principale della via della seta!!
Dopo la tappa a Shahrisabz nel suo meraviglioso albergo postsovietico (vi racconteremo...) siamo giunti al culmine del nostro viaggio e ci siamo sistemati in un delizioso hotellino ricavato dalla casa di un mercante ebreo.
Senza tanti giri di parole e visto che incredibilmente siamo riusciti a scaricare qualche foto, ve le alleghiamo senza altri commenti!
E quando uso il plurale significa che mentre batto sulla tastiera ho alle spalle l'intero sciarmant grup che mi incita!!
abbracci e a domani
L.
Bukhara
Samarcanda, Shah-i-Zinda
Urgut, mercato
martedì 25 agosto 2009
Shahrisabz
Potere del nazionalismo. Insomma, Tamerlano non e' che sia stato esattamente un apostolo di pace, ma quando si tratta di darsi un'identita' nazionale tutto fa brodo. Andati via i sovietici (transizione accolta abbastanza di malavoglia dal governo della Repubblica Socialista Sovietica dell'Uzbekistan), il nuovo presidente, che guardacaso era stato sino al giorno prima segretario centrale del Partito comunista uzbeko (nota: e' in carica ancora oggi), si e' dato da fare per trovare un simbolo, una qualsiasi cosa che potesse convincere i suoi 27 milioni di sudditi del fatto che valeva la pena essere indipendenti da mosca. E, in mancanza, di meglio, e' iniziata la glorificazione di Tamerlano, nato appunto in questa citta' (Shahrisabz, ovvero "citta' verde" in tagiko - ergo persiano) nel 1336. Enormi statue di questo simpatico massacratore di popoli campeggiano in tutte le piazze cittadine: equestre a Tashkent, assiso a Samarcanda, ritto con spada in pugno volto verso l'avvenire qui, dove troneggiano le rovine del modesto palazzo che egli aveva voluto far costruire: talmente enorme, racconta la guida, che quando un artigiano che partecipava al cantiere perse il suo cavallo nel giardino, fu ritrovato 6 mesi dopo.
Ma tant'e', il tempo e' un poderoso anestetico e quindi anche noi siamo venuti qui a vedere come se la cavava Tamerlano da piccolo.
La cittadina e' simpatica,gli abitanti sono piu' cordiali che nelle citta' piu' grandi ed abbiamo appena finito un lauto pasto a base di shashlik (spiedini di carne). Molto buoni, ma praticamente stiamo mangiando le stesse cose da una settimana e quindi siamo un po' stufi! In compenso per stasera abbiamo comprato frutta e verdura al mercato che provvederemo a disinfettare con l'apposita Amuchina e consumare per cena.
Il morale e' alto, tanto per cambiare!
Scusate se non posto altre foto ma il computer sul quale sto scrivendo e' praticamente un relitto della guerra fredda e quando ho attaccato la macchina fotografica e' praticamente scoppiato a ridere.
Per Pat&Pat che chiedono perche' non abbiamo tenuto la guida di Samarcanda, tenete presente che era simpaticissimo ma con una chiacchera praticamente illimitata: al terzo giorno lo avremo buttato al fiume (ammesso che fossimo stati in grado di trovare un fiume...).
Saluti a tutti, ora proseguiamo la nostra visita!
L.
Ma tant'e', il tempo e' un poderoso anestetico e quindi anche noi siamo venuti qui a vedere come se la cavava Tamerlano da piccolo.
La cittadina e' simpatica,gli abitanti sono piu' cordiali che nelle citta' piu' grandi ed abbiamo appena finito un lauto pasto a base di shashlik (spiedini di carne). Molto buoni, ma praticamente stiamo mangiando le stesse cose da una settimana e quindi siamo un po' stufi! In compenso per stasera abbiamo comprato frutta e verdura al mercato che provvederemo a disinfettare con l'apposita Amuchina e consumare per cena.
Il morale e' alto, tanto per cambiare!
Scusate se non posto altre foto ma il computer sul quale sto scrivendo e' praticamente un relitto della guerra fredda e quando ho attaccato la macchina fotografica e' praticamente scoppiato a ridere.
Per Pat&Pat che chiedono perche' non abbiamo tenuto la guida di Samarcanda, tenete presente che era simpaticissimo ma con una chiacchera praticamente illimitata: al terzo giorno lo avremo buttato al fiume (ammesso che fossimo stati in grado di trovare un fiume...).
Saluti a tutti, ora proseguiamo la nostra visita!
L.
domenica 23 agosto 2009
Post breve ma intenso (?)
Anche oggi purtroppo niente foto, e' lo stesso computer di ieri.
Stamattina siamo andati a Urgut (30 km da Samarcanda) per vedere il mercato della domenica, accompagnati da un giovane ed intraprendente tour operator uzbeko che abbiamo conosciuto nei giorni scorsi e che ci ha fatto da guida ed interprete (in un italiano pressoche' perfetto) in questo labirinto sconfinato. Grandi acquisti non ne abbiamo fatti, ma e' stato molto bello ed interessante lo stesso.
Dopo pranzo siamo invece andati a visitare il museo archeologico degli scavi di Afrosiab (l'antica Samarcanda), che si e' meritato all'unanimita' il titolo di peggior museo dell'emisfero boreale per etichettatura e panelli esplicativi. Da li', a vedere la presunta tomba di Daniele (quello salvato dalla fossa dei leoni), con tanto di sarcofago di 18 metri.
Dopodiche' siamo tornati in albergo e prima di prepararci ad uscire ci siamo concessi un aperitivo (abbastanza basic) sulla bellissima terrazza dell'albergo, che guarda da un lato sul mausoleo di tamerlano, dall'altro sul Registan, tutti illuminati al tramonto!
Domani pomeriggio lasciamo Samarcanda alla volta di Shahrisabz, la citta' natale del sullodato Tamerlano, dove staremo un giorno per poi fare rotta su Bukhara.
Abbracci a tutti!
L.
Stamattina siamo andati a Urgut (30 km da Samarcanda) per vedere il mercato della domenica, accompagnati da un giovane ed intraprendente tour operator uzbeko che abbiamo conosciuto nei giorni scorsi e che ci ha fatto da guida ed interprete (in un italiano pressoche' perfetto) in questo labirinto sconfinato. Grandi acquisti non ne abbiamo fatti, ma e' stato molto bello ed interessante lo stesso.
Dopo pranzo siamo invece andati a visitare il museo archeologico degli scavi di Afrosiab (l'antica Samarcanda), che si e' meritato all'unanimita' il titolo di peggior museo dell'emisfero boreale per etichettatura e panelli esplicativi. Da li', a vedere la presunta tomba di Daniele (quello salvato dalla fossa dei leoni), con tanto di sarcofago di 18 metri.
Dopodiche' siamo tornati in albergo e prima di prepararci ad uscire ci siamo concessi un aperitivo (abbastanza basic) sulla bellissima terrazza dell'albergo, che guarda da un lato sul mausoleo di tamerlano, dall'altro sul Registan, tutti illuminati al tramonto!
Domani pomeriggio lasciamo Samarcanda alla volta di Shahrisabz, la citta' natale del sullodato Tamerlano, dove staremo un giorno per poi fare rotta su Bukhara.
Abbracci a tutti!
L.
sabato 22 agosto 2009
Puzzle linguistici
Niente da fare, ho provato a scaricare qualche foto di oggi ma il computer russo-uzbeko ha cominciato a farmi domande e chiedermi password manco volessi entrare nel sistema centrale del Cremlino. Pace, le postero' domani.
Oggi abbiamo proseguito la visita di Samarcanda, restando sempre piu' a bocca aperta. Il mio unico timore e' che lo sciarmant grup patisca un'overdose di moschee, madrasse e mausolei (d'altra parte l'architettura islamica e' questa!) e quindi domani mattina variamo ed andiamo in una cittadina nei dintorni di Samarcanda famosa per il suo grande mercato della domenica: andiamo a vedere il vero Uzbekistan!
In realta', a parte gli scherzi, c'e' poco di turistico in questo posto, almeno nel senso deteriore a cui siamo abituati in occidente: turisti ce ne sono, ma gruppi abbastanza piccoli che non hanno ancora innescato la "globalizzazione da McDonalds" che affligge altri posti. In compenso ogni tanto ci troviamo a rimpiagere posti un po' piu' globalizzati (ma mica tanto: bastava la Cambogia) che causa turismo sono stati almeno un po' contaminati dalla lingua inglese: vi assicuro che ogni ordinazione di pasto e' un parto, con risultati spesso difformi dalle intenzioni iniziali. Nulla, neanche i gesti riescono a superare la barriera comunicativa, cosi' quando troviamo qualcuno che spiccica due vocaboli due in una lingua a noi nota tiriamo un sospiro di sollievo... Per fortuna in albergo sono piu' attrezzati.
Comunque quanto a lingue anche loro stessi non stanno messi tanto bene: l'ubzbeko, lingua nazionale, si scrive ufficialmente in caratteri latini, mentre la maggior parte delle scritte "vere" (menu, insegne di negozi, ecc.) sono ancora in caratteri cirillici, essendo tra l'altro il russo lingua "non ufficiale" parlata da tutti (non da noi).. A complicare la cosa considerate che qui a Samarcanda il 70 percento degli abitanti parlano tagiko (il confine e' a pochi kilometri e comunque i confini in questa parte del mondo hanno poco senso logico... tra l'altro li traccio', nel 1924, nientepopodimeno che un giovane Stalin allora "commissario alle etnie": come dire, era meglio capire da subito che razza d'uomo fosse!), ed il tagiko 1) non ha nulla a che vedere linguisticamente con l'uzbeko, 2) si scrive in cirillico.
Basta, vado a prepararmi per andare a cena. Saluti da tutto lo sciarmant grup!
L.
ps per mio fratello: io uso i superlativi perche' almeno conosco gli aggettivi, mentre tu sei un villico primitivo e ti limiti a sostantivi e verbi all'infinito.
Oggi abbiamo proseguito la visita di Samarcanda, restando sempre piu' a bocca aperta. Il mio unico timore e' che lo sciarmant grup patisca un'overdose di moschee, madrasse e mausolei (d'altra parte l'architettura islamica e' questa!) e quindi domani mattina variamo ed andiamo in una cittadina nei dintorni di Samarcanda famosa per il suo grande mercato della domenica: andiamo a vedere il vero Uzbekistan!
In realta', a parte gli scherzi, c'e' poco di turistico in questo posto, almeno nel senso deteriore a cui siamo abituati in occidente: turisti ce ne sono, ma gruppi abbastanza piccoli che non hanno ancora innescato la "globalizzazione da McDonalds" che affligge altri posti. In compenso ogni tanto ci troviamo a rimpiagere posti un po' piu' globalizzati (ma mica tanto: bastava la Cambogia) che causa turismo sono stati almeno un po' contaminati dalla lingua inglese: vi assicuro che ogni ordinazione di pasto e' un parto, con risultati spesso difformi dalle intenzioni iniziali. Nulla, neanche i gesti riescono a superare la barriera comunicativa, cosi' quando troviamo qualcuno che spiccica due vocaboli due in una lingua a noi nota tiriamo un sospiro di sollievo... Per fortuna in albergo sono piu' attrezzati.
Comunque quanto a lingue anche loro stessi non stanno messi tanto bene: l'ubzbeko, lingua nazionale, si scrive ufficialmente in caratteri latini, mentre la maggior parte delle scritte "vere" (menu, insegne di negozi, ecc.) sono ancora in caratteri cirillici, essendo tra l'altro il russo lingua "non ufficiale" parlata da tutti (non da noi).. A complicare la cosa considerate che qui a Samarcanda il 70 percento degli abitanti parlano tagiko (il confine e' a pochi kilometri e comunque i confini in questa parte del mondo hanno poco senso logico... tra l'altro li traccio', nel 1924, nientepopodimeno che un giovane Stalin allora "commissario alle etnie": come dire, era meglio capire da subito che razza d'uomo fosse!), ed il tagiko 1) non ha nulla a che vedere linguisticamente con l'uzbeko, 2) si scrive in cirillico.
Basta, vado a prepararmi per andare a cena. Saluti da tutto lo sciarmant grup!
L.
ps per mio fratello: io uso i superlativi perche' almeno conosco gli aggettivi, mentre tu sei un villico primitivo e ti limiti a sostantivi e verbi all'infinito.
venerdì 21 agosto 2009
Samarcanda!!!
E' veramente raro confrontarsi con l'originale di un'immagine che si ha nel cervello da sempre e rimanere, nonostante tutto, senza fiato!

Il Registan

Il mausoleo di Tamerlano
Questo primo giorno pieno a Samarcanda e' stato meraviglioso: il clima caldo, secco e ventilato ci ha accopagnato alla scoperta delle madrasse del Registan (la piazza monumentale per eccellenza) questa mattina, e del mausoleo di Tamerlano nel pomeriggio. La bellezza di queste architetture e' indescrivibile e credo che nessuna foto risuscira' a rendere la maestosita', l'armonia e la poesia di queste forme perfette. Magari, direte, potresti far giudicare a noi mettendo qualche foto su 'sto blog: ed avete ragione, tranne che il computer su cui sto lavorando e' tutto in cirillico e quindi non ho la piu' pallida idea di come fare a scaricare le foto dalla macchina... mentre scrivo appaiono scritte inquietanti che potrebbero voler dire qualunque cosa da ATTENDERE PREGO a QUESTO COMPUTER SI AUTODISTRUGGERA' FRA CINQUE SECONDI.
Anzi, tutto sommato me la sono cavata ed ora ho scaricato le tre foto che volevo postare... o almeno credo, forse le sto inoltrando direttamente al kgb...
Bacioni a tutti!
L. (ovviamente a nome collettivo)

Il Registan

Il mausoleo di Tamerlano
Particolare del Registan
mercoledì 19 agosto 2009
Prime impressioni!
Ed eccoci al nostro primo post uzbeko!
Effettivamente ci siamo resi conto che qui (almeno, a Tashkent) pullula di internet points, quindi abbiamo concrete speranze di riuscire a darvi aggiornamenti (quasi) quotidiani.
Per oggi pero’ non inserisco foto perche’ il computer e’ sotto il tavolo e se mi chino per attaccare la macchina fotografica mi si spezza definitivamente la schiena.
Cronachella della prima giornata: l’aereo e’ arrivato un po’ in ritardo e all’aeroporto ci siamo scontrati frontalmente con la burocrazia uzbeka, in poche parole tra passaporti e dogana siamo usciti dopo 2 ore che gia’ albeggiava. Siamo stramazzati sul letto fino alle 10, poi con un sommo gesto di coraggio siamo risorti (piu’ o meno) e ci siamo gettati nella grande Tashkent.
Grande lo e’ sul serio, perche’ ha 3 milioni di abitanti; stamattina abbiamo fatto un giro nel centro ex-sovietico (ragazzi, quando si dice che le dimensioni contano: tutto ENORME!!), poi siamo andati verso la citta’ vecchia ed il mercato centrale, dove abbiamo pranzato; da li’ ci siamo diretti a visitare una madrassa del XVI sec e tre mausolei del XIV sec, tutti molto belli ma certamente poco piu’ di un assaggio di quello che vedremo domain a Samarcanda.
La citta’ nasconde in parte la propria bruttura dietro un mare di verde e tanti tanti bellissimi alberi che oltretutto fanno una gradita ombra (il sole picchia, anche se l’aria secca permette di sopravvivere egregiamente). Gli uzbeki sono un incredibile mosaico di volti diversi, nei quail si trovano I resti di tutte le invasioni dei secoli passati: turcomanni, azeri, cinesi, mongoli, arabi, e non ultimi I russi. Tutti sorridono molto e le persone con le quail abbiamo avuto a che fare si sono dimostrate molto gentili, salvo che quasi nessuno parla una parola di una lingua che non sia russo. Praticamente, andremo avanti a gesti per 2 settimane.
Ora siamo tornati in albergo per un’agognata doccia, poi ceneremo nelle vicinanze e finalmente ci faremo una dormita come si deve. Domani mattina alle 9 (6 italiane) abbiamo l’appuntamento con il pullmino con autista che ci portera’ a Samarcanda.
Per ora passo e chiudo, baci a tutti.
L.
Ps per evitare la solita solfa sui pazzi scriventi e pazzi silenti nei prossimi giorni mi premurero’ di far scrivere tutti.
Effettivamente ci siamo resi conto che qui (almeno, a Tashkent) pullula di internet points, quindi abbiamo concrete speranze di riuscire a darvi aggiornamenti (quasi) quotidiani.
Per oggi pero’ non inserisco foto perche’ il computer e’ sotto il tavolo e se mi chino per attaccare la macchina fotografica mi si spezza definitivamente la schiena.
Cronachella della prima giornata: l’aereo e’ arrivato un po’ in ritardo e all’aeroporto ci siamo scontrati frontalmente con la burocrazia uzbeka, in poche parole tra passaporti e dogana siamo usciti dopo 2 ore che gia’ albeggiava. Siamo stramazzati sul letto fino alle 10, poi con un sommo gesto di coraggio siamo risorti (piu’ o meno) e ci siamo gettati nella grande Tashkent.
Grande lo e’ sul serio, perche’ ha 3 milioni di abitanti; stamattina abbiamo fatto un giro nel centro ex-sovietico (ragazzi, quando si dice che le dimensioni contano: tutto ENORME!!), poi siamo andati verso la citta’ vecchia ed il mercato centrale, dove abbiamo pranzato; da li’ ci siamo diretti a visitare una madrassa del XVI sec e tre mausolei del XIV sec, tutti molto belli ma certamente poco piu’ di un assaggio di quello che vedremo domain a Samarcanda.
La citta’ nasconde in parte la propria bruttura dietro un mare di verde e tanti tanti bellissimi alberi che oltretutto fanno una gradita ombra (il sole picchia, anche se l’aria secca permette di sopravvivere egregiamente). Gli uzbeki sono un incredibile mosaico di volti diversi, nei quail si trovano I resti di tutte le invasioni dei secoli passati: turcomanni, azeri, cinesi, mongoli, arabi, e non ultimi I russi. Tutti sorridono molto e le persone con le quail abbiamo avuto a che fare si sono dimostrate molto gentili, salvo che quasi nessuno parla una parola di una lingua che non sia russo. Praticamente, andremo avanti a gesti per 2 settimane.
Ora siamo tornati in albergo per un’agognata doccia, poi ceneremo nelle vicinanze e finalmente ci faremo una dormita come si deve. Domani mattina alle 9 (6 italiane) abbiamo l’appuntamento con il pullmino con autista che ci portera’ a Samarcanda.
Per ora passo e chiudo, baci a tutti.
L.
Ps per evitare la solita solfa sui pazzi scriventi e pazzi silenti nei prossimi giorni mi premurero’ di far scrivere tutti.
domenica 16 agosto 2009

Nuova meta e nuova composizione dello sciarmant grup!
Si aggiunge Luciana, alla sua prima esperienza di viaggio extraeuropea (inshallah!). Il programma di viaggio già lo avete tutti, quindi mi limito per questo primo post ad inserirvi una cartina dell'Uzbekistan abbastanza approssimativa.
saluti a tutti!
L.
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